UNA PIZZA LUNGHISSIMA MA BUONISSIMA
Alla scoperta di una delle pizzerie più famose di Napoli
Ve lo immaginate? Sono le 11:00 di mattina e mentre giri per Napoli in maniera abbastanza casuale ti trovi davanti alla famosa Pizzeria Sorbillo. Che fai? L'apertura delle porte avverrà solo alle 12:00 e quindi ci sarebbe da aspettare un ora in fila in piedi in una delle vie più transitate di Napoli. In qualsiasi circostanza ci si sarebbe diretti altrove ma qui stiamo parlando di un locale particolare: la durata della fila nelle ore di punta si attesta intorno alle 2 o 3 ore. Si, 3 ore passate in piedi a fare la fila per mangiare una pizza. Avanti a te ci sono neanche dieci persone in fila e la pizzeria apre alle 12:00. Bene, quello che ho pensato è stato: “ora o mai più”.
Non era la prima volta che tentavo di entrare nel rinomato locale e solo due giorni prima la pizza napoletana viene addirittura proclamata patrimonio UNESCO ! Man mano che passa il tempo mantenere il proprio posto avanti l'entrata è sempre più arduo per via della classica fila all'italiana con gente che cerca di intrufolarsi da ogni dove fino a che ci ritroviamo in mezzo a una vera e propria calca. Alle 11:50 la gente inizia a spintonare e un carinissimo anziano davanti vuole per forza far passare sua figlia che sta almeno a 10 metri dietro così mi tocca pure calmare Maria che già era partita con uno sproloquio sull’ingiustizia che regna nelle file ai concerti, ai ristoranti ecc…
Alle 12:00 si aprono le porte e, come un’ariete da sfondamento, mi fiondo in avanti tirando per un braccio Maria che rimane incastrata mezza fuori mezza dentro poiché il cameriere si è messo di mezzo per fermare l’orda di buoi che tentava di accaparrarsi un tavolo. Durante il catartico momento, Maria si gioca un ginocchio.
Aaaah finalmente il tavolo è nostro! Abbiamo tra le mani l’ambito menù e ordiniamo, senza pensarci troppo, due bufaline. Le pizze arrivano in tempi record e sono talmente grandi che strabordano dal piatto. Che dire? Il gusto della mozzarella di bufala è inimitabile come anche l’impasto che non delude le aspettative. In questo caso coltello e forchetta si rivelano molto utili in quanto la pizza ha un grande cornicione ma al centro risulta estremamente sottile e quindi difficilmente maneggiabile con le sole mani. La cosa che mi stupisce è che, anche con una simile quantità di gente in attesa, nessuno ti mette fretta e ogni cameriere si assicura che tu sia a tuo agio, che tutto sia di tuo gradimento: c’è una giusta attenzione al cliente. Certo, sono consapevole del fatto che anche altri forni di Napoli offrano pizze squisite e che qui sia anche il nome a fare la differenza ma la curiosità di provare era troppa e dopotutto la qualità deve pur esserci se ci si guadagna un posto tra le celebrità!
Un'altra caratteristica che ci è piaciuta delle pizzerie napoletane in generale è il prezzo: essendo abituati a pagare circa 6/7 euro per una margherita, vedere sullo scontrino 3 euro fa comparire un enorme sorriso in viso. Non è il caso di Sorbillo dove evidentemente il nome costa 7,5 euro per una bufalina ma non possiamo lamentarci.
Mentre mangiamo entra addirittura un vigile urbano per ristabilire l’ordine e assicurarsi che nessuno si faccia male nelle ondate di entrata successive. Infatti la fila nel frattempo si è triplicata, blocca quasi completamente via dei Tribunali e anche uscire si rivela un’impresa tanto che un cameriere deve assistere continuamente la marea di gente cercando di farla arretrare.
Mentre mangiamo entra addirittura un vigile urbano per ristabilire l’ordine e assicurarsi che nessuno si faccia male nelle ondate di entrata successive. Infatti la fila nel frattempo si è triplicata, blocca quasi completamente via dei Tribunali e anche uscire si rivela un’impresa tanto che un cameriere deve assistere continuamente la marea di gente cercando di farla arretrare.
10!
voto alla pizza
9!
voto al personale
1!
voto all'attesa