SCOZIA - IL FOTORACCONTO
Un viaggio in moto nella natura incontaminata
ITINERARIO
6 Aprile 2016, conversazione tra Alessandro e Lorenzo:
A:"Ferie dal 8 al 19 Maggio, partiamo? Ci stai?"
L:"Ok dove andiamo?"
A:"Bo...Scozia?"
L:"Ok, però ognuno porta la sua tenda perchè tu russi"
A:"...ok"
Nei giorni seguenti acquisterò una guida e preparerò l'itinerario del viaggio.
A:"Ferie dal 8 al 19 Maggio, partiamo? Ci stai?"
L:"Ok dove andiamo?"
A:"Bo...Scozia?"
L:"Ok, però ognuno porta la sua tenda perchè tu russi"
A:"...ok"
Nei giorni seguenti acquisterò una guida e preparerò l'itinerario del viaggio.
L'autostrada scorre veloce, alle 15:00 siamo già in Francia non prima però di essere stati redarguiti per sosta non consentita nei pressi del traforo del MonteBianco (sborsiamo € 28,80 in quanto il GranSanBernardo aprirà solo a Giugno). Nella parte centrale del tunnel c'è un caldo asfissiante, il termometro supera i 30° contro i 20° dell'esterno. Durante un'altra sosta un motociclista italiano ci raccomanda di rispettare i limiti in Francia in quanto pieno di autovelox.
Dopo 857km percorsi dalla partenza arriviamo a Bourg En Bresse (Francia) e decidiamo che come prima giornata di viaggio può bastare. Cerchiamo un posto per passare la notte e nelle vicinanze c'è un camping municipal. In Francia esistono tantissimi campeggi "municipali" che hanno la caratteristica di essere ben attrezzati e costare veramente poco (pagheremo 6€ a testa). Il gestore del campeggio ci racconta di essere un motociclista anche lui e cominciamo a parlare di Triumph, MotoGuzzi ecc.Entusiasta del nostro viaggio in moto, ci dice che non abbiamo bisogno di montare la tenda: stanotte possiamo dormire in questi enormi "teepee". Non ce lo facciamo ripetere due volte!
Dopo 857km percorsi dalla partenza arriviamo a Bourg En Bresse (Francia) e decidiamo che come prima giornata di viaggio può bastare. Cerchiamo un posto per passare la notte e nelle vicinanze c'è un camping municipal. In Francia esistono tantissimi campeggi "municipali" che hanno la caratteristica di essere ben attrezzati e costare veramente poco (pagheremo 6€ a testa). Il gestore del campeggio ci racconta di essere un motociclista anche lui e cominciamo a parlare di Triumph, MotoGuzzi ecc.Entusiasta del nostro viaggio in moto, ci dice che non abbiamo bisogno di montare la tenda: stanotte possiamo dormire in questi enormi "teepee". Non ce lo facciamo ripetere due volte!
Continua il nostro lungo trasferimento attraverso la Francia. Colazione in un'area di servizio completamente automatica: niente baristi, niente camerieri, niente personale: qualsiasi cosa tu voglia è selezionabile sulle macchinette inserendo il denaro. Facciamo anche rifornimento e Lorenzo, solito utilizzare tutta l'autonomia di cui la moto dispone, riesce ad erogare 25lt di benzina. Il serbatoio è da 24lt.
Veloci e determinati puntiamo verso Calais in quanto un temporale ci è alle calcagna. Usciti dall'autostrada Lorenzo si accorge che la leva del freno posteriore va a vuoto. Scendo e vado a controllare, lo scenario è apocalittico: pinza freno posteriore distrutta, pistoncino pompa fuoriuscito totalmente, pasticche colate sul paradisco sciogliendolo a sua volta. Poi ci ricordiamo che l'Africa ha 2 freni disco davanti, la soluzione è molto semplice e veloce: RIMOZIONE COMPLETA DELLA PINZA FRENO e fissaggio tubo con le sante fascette. Come se non fosse successo nulla.
Veloci e determinati puntiamo verso Calais in quanto un temporale ci è alle calcagna. Usciti dall'autostrada Lorenzo si accorge che la leva del freno posteriore va a vuoto. Scendo e vado a controllare, lo scenario è apocalittico: pinza freno posteriore distrutta, pistoncino pompa fuoriuscito totalmente, pasticche colate sul paradisco sciogliendolo a sua volta. Poi ci ricordiamo che l'Africa ha 2 freni disco davanti, la soluzione è molto semplice e veloce: RIMOZIONE COMPLETA DELLA PINZA FRENO e fissaggio tubo con le sante fascette. Come se non fosse successo nulla.
Arrivati al terminal dove lo shuttle che ci farà attraversare l'eurotunnel, raccontare questo anneddoto è doveroso:
in fase di preparazione dell'itinerario avevo già controllato le tariffe del tunnel e si attestavano attorno ai 60€. Ci dirigiamo elettrizzati verso il casello d'entrata (identico in tutto e per tutto ai caselli che troviamo nelle autostrade italiane) e la signorina graziosamente mi dice che sono 112€. A TESTA. Da buon italiano cerco di contrattare (?) riportando le tariffe viste da casa ma, meno graziosamente, la signorina mi spiega che quegli importi sono validi solamente prenotando online. "E IO PAGO". L'eurotunnel impiegherà circa 40 minuti per la traversata sotterranea di 50km da Calais a Folkestone.
in fase di preparazione dell'itinerario avevo già controllato le tariffe del tunnel e si attestavano attorno ai 60€. Ci dirigiamo elettrizzati verso il casello d'entrata (identico in tutto e per tutto ai caselli che troviamo nelle autostrade italiane) e la signorina graziosamente mi dice che sono 112€. A TESTA. Da buon italiano cerco di contrattare (?) riportando le tariffe viste da casa ma, meno graziosamente, la signorina mi spiega che quegli importi sono validi solamente prenotando online. "E IO PAGO". L'eurotunnel impiegherà circa 40 minuti per la traversata sotterranea di 50km da Calais a Folkestone.
Siamo già al 3° giorno giorno di viaggio, 2033 km percorsi ma la guida a sinistra ci ha spaesati non poco. Il problema non è la marcia su strada ma il dover inserirsi in ogni rotatoria in senso contrario! Anche la precedenza va data alla parte opposta! Semplice a dirsi ma la forza dell'abitudine rende tutto molto pericoloso: abbiamo imboccato un paio di rotatorie e incroci in senso opposto rendendoci conto solo dopo svariati metri! Nonostante tutto raggiungiamo il Four Winds Farm Caravn Club: in parole povere un agricoltore possiede un campo e l'ha adibito a parcheggio / campeggio roulotte. Niente servizi, niente bagno, niente doccia. NIENTE. Non c'è nemmeno bisogno di contrattare in quanto ci ha chiesto 5 pound a testa.
Raggiungiamo il Vallo di Adriano, l'imponente muro lungo 120km e alto 5 metri (oggi non più) fatto erigere dall' imperatore omonimo come difesa dalle razzie dei popoli del nord. Il Vallo si eregge nel punto più alto della collina facendo si che, oltrepassandolo, lo sguardo precipiti in una immensa valle. La scelta del luogo non è casuale infatti la natura, con le sue pareti rocciose a picco, aumentò l'efficacia della fortificazione. L'eventuale tribù nemica che avesse voluto attaccare i romani avrebbe dovuto:
- spostarsi in una vallata assolutamente priva di alberi o qualsiasi riparo;
- arrampicarsi sulle pareti rocciose a picco;
- arrampicarsi ancora e scavalcare il vallo.
Nel frattempo i romani avrebbero avuto tutto il tempo di fare una corsa sui carri o assistere ad una lotta tra gladiatori.
- spostarsi in una vallata assolutamente priva di alberi o qualsiasi riparo;
- arrampicarsi sulle pareti rocciose a picco;
- arrampicarsi ancora e scavalcare il vallo.
Nel frattempo i romani avrebbero avuto tutto il tempo di fare una corsa sui carri o assistere ad una lotta tra gladiatori.
Finalmente ci siamo! Foto di rito con il cartello che delimita il confine tra la piatta Inghilterra e la terra che ci fa sognare infiti spazi e infiniti silenzi (cornamuse a parte). Procediamo percorrendo la Historic Route to Edibnurgh, una delle antiche strade dove le dolci colline scozzesi ci accompagneranno verso la rinomata città .
"Che goduria attraversare questi paesaggi, sembra proprio che il tempo si sia fermato...ma aspetta, non vedo più Lorenzo nello specchietto! Ok direi pausa sigaretta, mi raggiungerà a breve."
Finita la sigaretta e non vedendo Lorenzo arrivare ipotizzo un incidente. Percorro la strada a ritroso e lo trovo fermo in una piazzola: una vite del pignone della moto di Lorenzo si è persa, l'altra è spezzata. Questo vuol dire il pignone è libero di fuoriuscire dalla sede. Poi ci ricordiamo che guidiamo delle africa twin quindi proseguiamo ugualmente.
Siamo comunque un po' preoccupati per il pignone della moto di Lorenzo quindi decidiamo di fermarci prima del tempo in un B&B per decidere sul da farsi. Siamo nei pressi di Hawwik, città rinomata a livello mondiale per la lana di cashmere e merino. Non vogliamo essere da meno e ci concediamo una cena da re!
Finita la sigaretta e non vedendo Lorenzo arrivare ipotizzo un incidente. Percorro la strada a ritroso e lo trovo fermo in una piazzola: una vite del pignone della moto di Lorenzo si è persa, l'altra è spezzata. Questo vuol dire il pignone è libero di fuoriuscire dalla sede. Poi ci ricordiamo che guidiamo delle africa twin quindi proseguiamo ugualmente.
Siamo comunque un po' preoccupati per il pignone della moto di Lorenzo quindi decidiamo di fermarci prima del tempo in un B&B per decidere sul da farsi. Siamo nei pressi di Hawwik, città rinomata a livello mondiale per la lana di cashmere e merino. Non vogliamo essere da meno e ci concediamo una cena da re!
La gentilissima proprietaria del B&B vuole salire in sella alla mia moto e diciamolo: con l'Africa si cucca. In realtà ci ha raccontato di essere una motociclista e di aver fatto viaggi in Scozia e Inghilterra insieme al marito. Dopo averci preparato una deliziosa e abbondante colazione all'inglese ci consiglia anche un' officina nei dintorni dove speriamo di risolvere il problema del pignone.
Prima di partire la signora mi mostra la moto usata per i viaggi insieme a suo marito: un alquanto eccentrico esemplare di Fazer 3 ruote. Tutto nasce da un incidente motociclistico che ha causato problemi al ginocchio e all'anca del marito. In questo modo sono riusciti a raggirare il problema.
- Quando la passione non conosce limiti-
Prima di partire la signora mi mostra la moto usata per i viaggi insieme a suo marito: un alquanto eccentrico esemplare di Fazer 3 ruote. Tutto nasce da un incidente motociclistico che ha causato problemi al ginocchio e all'anca del marito. In questo modo sono riusciti a raggirare il problema.
- Quando la passione non conosce limiti-
La fortuna è dalla nostra parte! La proprietaria del B&B ci dice che a pochi km da lì c'è un'officina dove si riparano anche moto! Se non fossero state le 10:00 di mattina avremmo giurato che il meccanico fosse appena uscito ubriaco da un pub. Si rivelerà comunque capace e caparbio riuscendo ad estrarre la vite spezzata all'interno del pignone. In foto sono presenti anche i due caffè stretti offerti gentilmente dallo staff dell'officina.
I ringraziamenti sono obbligatori in quanto ora abbiamo scorta di caffè per una settimana circa.
I ringraziamenti sono obbligatori in quanto ora abbiamo scorta di caffè per una settimana circa.
Siamo al cospetto del Forthbridge, l'antico e famoso ponte ferroviario nei pressi di Edimburgo, già patrimonio Unesco. Fa un certo effetto vedere questi treni che lo attraversano quasi sospesi nel vuoto.
Sotto il ponte, sulla terraferma notiamo ed entriamo in un locale per motociclisti gestito da due burberi harleysti che, indossando i classici gilet di pelle, cucinano sulla piastra panini, salsicce ed altri cibi stereotipi da biker. Appena usciti con i nostri panini in mano veniamo braccati da un grande motoviaggiatore scozzese, Richard Niven macchinista ferroviere di Edimburgo.
Ci racconta che il suo lavoro gli concede 4 mesi (si, 4 mesi) di ferie all'anno che lui utilizza per viaggiare in moto. Ha compiuto talmente tanti viaggi che nasce in me della sana invidia: Argentina, Caponord, Russia, Svizzera, Stati Uniti, Australia (se ricordo bene) e stava organizzando il suo prossimo viaggio in India. Possiede diverse moto (tra cui anche la nuova Africa) ma la sua compagna preferita rimane la Transalp.
Su suggerimento di Richard modifichiamo l'itinerario dirigendoci verso il Glen Shee: "mai deviazione fu più azzeccata!" Si tratta di km e km di libidine immersi nelle colorate colline scozzesi!
Sotto il ponte, sulla terraferma notiamo ed entriamo in un locale per motociclisti gestito da due burberi harleysti che, indossando i classici gilet di pelle, cucinano sulla piastra panini, salsicce ed altri cibi stereotipi da biker. Appena usciti con i nostri panini in mano veniamo braccati da un grande motoviaggiatore scozzese, Richard Niven macchinista ferroviere di Edimburgo.
Ci racconta che il suo lavoro gli concede 4 mesi (si, 4 mesi) di ferie all'anno che lui utilizza per viaggiare in moto. Ha compiuto talmente tanti viaggi che nasce in me della sana invidia: Argentina, Caponord, Russia, Svizzera, Stati Uniti, Australia (se ricordo bene) e stava organizzando il suo prossimo viaggio in India. Possiede diverse moto (tra cui anche la nuova Africa) ma la sua compagna preferita rimane la Transalp.
Su suggerimento di Richard modifichiamo l'itinerario dirigendoci verso il Glen Shee: "mai deviazione fu più azzeccata!" Si tratta di km e km di libidine immersi nelle colorate colline scozzesi!
Bene, nel bel mezzo del Glen Shee, ovvero nel bel mezzo del nulla le viti si sono spanate ancora! Il lato positivo è che sappiamo già cosa fare mentre quello negativo è che non c'è nessuno! Non mi perdo d'animo: entro nel bar della stazione sciistica (perchè è aperto a Maggio??) e chiedo: "Qualcuno ha delle viti?" Un ragazzo molto cortese si precipita letteralmente a bordo del suo veicolo 4x4, trova le viti e ce le porta immediatamente. Lo vedete nella foto impegnato a tagliare le viti della giusta lunghezza.
Qui sotto potete osservare un'immagine con cibarie. Nonostante abbia chiesto 3 volte il nome del piatto e quali fossero gli ingredienti, non sono riuscito a capire. So solamente che nella pasta sfoglia c'era del fagiano e il tutto era da leccarsi i baffi!
L'altra foto ritrae uno dei più bei castelli dell'intera Scozia: il castello di Dunottar ! Queste rovine sorgono su uno sperone roccioso a picco sul Mare del Nord e per raggiungerle c'è un'unica, tortuosa e stretta stradina. Panorama MOZZAFIATO!
L'altra foto ritrae uno dei più bei castelli dell'intera Scozia: il castello di Dunottar ! Queste rovine sorgono su uno sperone roccioso a picco sul Mare del Nord e per raggiungerle c'è un'unica, tortuosa e stretta stradina. Panorama MOZZAFIATO!
Nulla da fare anche l'ennesima coppia di viti del pignone si spezza. A questo punto vogliamo risolvere una volta per tutte ed andiamo nel centro Macrae & Dick Honda di Aberdeen. Individuano immadiatamente il problema: le 2 coppie di viti stringono le une alle altre facendo forza su loro stesse. E' bastato sostituire le 4 viti corte con 2 viti passanti lunghe ed il gioco è fatto (io lo dicevo dall'inizio!) MA SOPRATTUTTO GRATIS !
Dopo 3167 km percorsi abbiamo la bocca secca. Non esiste viaggio in Scozia senza whiskey! Ecco a voi la Benromach distillery...purtroppo era chiusa altrimenti avremmo perso una giornata di viaggio causa postumi.
Lake Of Lochness...anni ed anni passati a vederlo nei documentari, ascoltare leggende sul mostro più famoso del mondo e fantasticare sulle storie di chi l'ha visto e filmato (?). Invece lo scenario che ci troviamo avanti è: cielo limpidissimo, temperatura ottimale e acqua cristallina...praticamente un lago Trasimeno "allungato" con photoshop.
Però mi sembra di aver intravisto qualcosa nell'acqua...
Lake Of Lochness...anni ed anni passati a vederlo nei documentari, ascoltare leggende sul mostro più famoso del mondo e fantasticare sulle storie di chi l'ha visto e filmato (?). Invece lo scenario che ci troviamo avanti è: cielo limpidissimo, temperatura ottimale e acqua cristallina...praticamente un lago Trasimeno "allungato" con photoshop.
Però mi sembra di aver intravisto qualcosa nell'acqua...
Direzione Highlands! La strada si stringe sempre più, i centri abitati sempre più radi...iniziano i primi chilometri solitari immersi nella natura.
Cosa credete? Anche nelle lande più remote hanno bisogno di comunicare. Pensavo fossero dismesse ed invece le famose cabine telefoniche inglesi, nelle zone interne e sperdute, sembrano essere ancora utilizzate! All'interno, oltre al telefono, c'era anche un elenco telefonico.
Cosa credete? Anche nelle lande più remote hanno bisogno di comunicare. Pensavo fossero dismesse ed invece le famose cabine telefoniche inglesi, nelle zone interne e sperdute, sembrano essere ancora utilizzate! All'interno, oltre al telefono, c'era anche un elenco telefonico.
Guidando attraverso le Highlands i paesaggi mutano continuamente: sali su, sempre più su, fino alla cima della montagna e all'improvviso si staglia una enorme distesa senza fine, si aprono e chiudono sipari su panorami indescrivibili. Le strade sono disseminate dei famosissimi "passing place": più ci allontaniamo dalla civiltà e dai centri abitati, più le strade si riducono in larghezza fino a permettere il passaggio di un solo mezzo alla volta. Si tratta di strade larghe quanto un'automobile, interdette persino ai camper.
Quando si incrocia un veicolo proveniente dalla parte opposta bisogna trovare una di queste piccolissime piazzole di sosta, fermarsi e lampeggiare con gli abbaglianti all'altro conducente che avrà quindi la strada libera. Poi sarà il nostro turno.
Quando si incrocia un veicolo proveniente dalla parte opposta bisogna trovare una di queste piccolissime piazzole di sosta, fermarsi e lampeggiare con gli abbaglianti all'altro conducente che avrà quindi la strada libera. Poi sarà il nostro turno.
Troviamo un posto incantevole per piantare la tenda e mentre il sole sta per tramontare possiamo dirlo: solo questa giornata trascorsa nelle Highlands basterebbe per giustificare i 3500km che ci separano dalla nostra Italia.
La mia indole da motoviaggiatore mi spinge a piazzare la tenda accanto ad un bmw 800gs ed un ktm 950. Noi osserviamo i piloti e loro osservano noi fin quando ci decidiamo a scambiare due chiacchiere. Loro sono Manuel Dindinaud e Cyril-Adventurer La Case, 2 motociclisti inglesi che come noi girano per la Scozia. La serata si conclude nell'unico pub della città pagando a turno un giro di birra.
(A parte Lorenzo che gusta numerose pinte d' acqua)
La mia indole da motoviaggiatore mi spinge a piazzare la tenda accanto ad un bmw 800gs ed un ktm 950. Noi osserviamo i piloti e loro osservano noi fin quando ci decidiamo a scambiare due chiacchiere. Loro sono Manuel Dindinaud e Cyril-Adventurer La Case, 2 motociclisti inglesi che come noi girano per la Scozia. La serata si conclude nell'unico pub della città pagando a turno un giro di birra.
(A parte Lorenzo che gusta numerose pinte d' acqua)
Applecross, definito dagli scozzesi "little version of Stelvio". La stradina ad una corsia entra in questo canyon e si sale, tra curve a gomito e tornanti in salita, sempre più in alto, per circa 40 minuti. All'improvviso sei in cima e davanti a te l'immenso altopiano ! Senza parole.
Il film Highlander lo avete visto? Bene...diverse scene sono state girate nel castello qui sotto! Avete avanti a voi il castello di "Eilean Donan". Questo castello è particolarmente amato dai registi anche grazie alla sua posizione: sorge su un'isoletta ed è accessibile solamente tramite questo lungo ponte in pietra.
Il film Highlander lo avete visto? Bene...diverse scene sono state girate nel castello qui sotto! Avete avanti a voi il castello di "Eilean Donan". Questo castello è particolarmente amato dai registi anche grazie alla sua posizione: sorge su un'isoletta ed è accessibile solamente tramite questo lungo ponte in pietra.
Primo incontro ravvicinato con gli abitanti di queste terre: i famosi buoi di razza Highlander!
Quando aprirò la rubrica "sigarette fumate nei posti più improbabili del mondo" questa foto sarà nella TOP 10: siamo arrivati a Neist Point, il promontorio più famoso dell' isola di Skye! Si raggiungie tramite una strada ad una corsia lasciando alle spalle la civiltà , per poi continuare a piedi ed arrampicarsi fino al punto più alto dove le scogliere a picco sul mare sono sotto le tue scarpe.
Quando aprirò la rubrica "sigarette fumate nei posti più improbabili del mondo" questa foto sarà nella TOP 10: siamo arrivati a Neist Point, il promontorio più famoso dell' isola di Skye! Si raggiungie tramite una strada ad una corsia lasciando alle spalle la civiltà , per poi continuare a piedi ed arrampicarsi fino al punto più alto dove le scogliere a picco sul mare sono sotto le tue scarpe.
Ad un certo punto siamo costretti a fermarci perchè dei ragazzi sono in piedi in mezzo alla strada intenti a fare non si sa cosa. Ci accorgiamo che c'è anche un'auto con delle ragazze così scendiamo per capire cosa stia succedendo.
La vecchia pegeout dei 2 ragazzi olandesi non ne vuole sapere di partire: cerchiamo di metterla in moto a spinta ma nulla. Prendiamo i miei attrezzi per risolvere il problema verificando che arrivi benzina e che le candele facciano la scintilla. Tutto sembra funzionare. Il sole è ormai tramontato e dobbiamo cercare un posto per dormire quindi salutiamo ed abbandoniamo gli olandesi alla loro sorte!
La vecchia pegeout dei 2 ragazzi olandesi non ne vuole sapere di partire: cerchiamo di metterla in moto a spinta ma nulla. Prendiamo i miei attrezzi per risolvere il problema verificando che arrivi benzina e che le candele facciano la scintilla. Tutto sembra funzionare. Il sole è ormai tramontato e dobbiamo cercare un posto per dormire quindi salutiamo ed abbandoniamo gli olandesi alla loro sorte!
Nella notte precedente abbiamo girato in lungo ed in largo senza trovare nessun posto per dormire: niente campeggi, niente hotel con camere libere, niente di niente. Continuiamo a guidare con temperatura esterna di 2°C, siamo stanchi. Nel buio più totale intravedo l'insegna di un campeggio: eseguo uno stoppie con rotazione 180°, montiamo la tenda e giù di dormite profonde.
Chi beve il Talisker? Io no comunque qui sotto c'è la Talisker Distillery, l'unica distilleria dell' Isola di Skye! Purtroppo la troviamo chiusa ma non mi scoraggio: apro una porta sul retro e chiedo all'operaio se è possibile visitare lo stabilimento. Risponde che di solito le visite sono a pagamento ma per dei motoviaggiatori venuti dall'Italia possono fare un'eccezione! Così entriamo e il simpatico addetto ci accompagna in un mini-tour illustrandoci le fasi della distillazione. Talisker N1.
Chi beve il Talisker? Io no comunque qui sotto c'è la Talisker Distillery, l'unica distilleria dell' Isola di Skye! Purtroppo la troviamo chiusa ma non mi scoraggio: apro una porta sul retro e chiedo all'operaio se è possibile visitare lo stabilimento. Risponde che di solito le visite sono a pagamento ma per dei motoviaggiatori venuti dall'Italia possono fare un'eccezione! Così entriamo e il simpatico addetto ci accompagna in un mini-tour illustrandoci le fasi della distillazione. Talisker N1.
Ricordate i due motociclisti francesi? Ci siamo incontrati di nuovo con Manuel Dindinaud e Cyril-Adventurer La Case per puro caso dopo 2 giorni di viaggio! A questo punto c'è solo una cosa da fare: guidare il gruppo e continuare insieme finchè l'itinerario lo permette!
La costa occidentale, oltre ad essere la zona più bella, è anche la più frastagliata: non è raro doversi imbarcare su questi traghetti effettuando piccole traversate di 15-30 minuti e raggiungere così delle zone che via terra sarebbero troppo distanti. Approdando all' isola di Mull, per la precisione a Tobermory, un piccolissimo villaggio di pescatori che ci accoglie con le sue case dai colori sgargianti. Spesa al supermercato e pranzo con piedi a spenzoloni sul molo.
Si respira pace e tranquillità .
La costa occidentale, oltre ad essere la zona più bella, è anche la più frastagliata: non è raro doversi imbarcare su questi traghetti effettuando piccole traversate di 15-30 minuti e raggiungere così delle zone che via terra sarebbero troppo distanti. Approdando all' isola di Mull, per la precisione a Tobermory, un piccolissimo villaggio di pescatori che ci accoglie con le sue case dai colori sgargianti. Spesa al supermercato e pranzo con piedi a spenzoloni sul molo.
Si respira pace e tranquillità .
Dopo la visita a Tobermory veniamo a conoscenza che l'ultimo traghetto per la prossima destinazione è già partito...questo significa wildcamping! troviamo subito un posto che fa per noi, montiamo la tenda e ci godiamo questi momenti di assoluta libertà .
Nella notte avvisteremo un branco di cervi a poco distante dalla nostra tenda. Sveglia di prima mattina, colazione con nescafè liofilizzato e via su altro traghetto!
Nella notte avvisteremo un branco di cervi a poco distante dalla nostra tenda. Sveglia di prima mattina, colazione con nescafè liofilizzato e via su altro traghetto!
Vogliamo parlare del ruolo del viaggio nella gastronomia ? (cit.) Ecco a voi l'haggis, il piatto tipico scozzese che alterna sapientemente interiora di pecora, carote e patate.
Alcune curiosità sul viaggio che stiamo intraprendendo:
- i motociclisti scozzesi non salutano come in italia sporgendo il braccio, bensì inclinando il capo annuendo
- il sole tramonta molto tardi (21:00) e fino alle 22:00 c'è luce
- c'è un'infinità di B&B
- i locali chiudono molto presto e già alle 19:00 è difficile cenare
Alcune curiosità sul viaggio che stiamo intraprendendo:
- i motociclisti scozzesi non salutano come in italia sporgendo il braccio, bensì inclinando il capo annuendo
- il sole tramonta molto tardi (21:00) e fino alle 22:00 c'è luce
- c'è un'infinità di B&B
- i locali chiudono molto presto e già alle 19:00 è difficile cenare
Un po' di storia: di seguito, ecco a voi la divisione paracadutisti Highlanders. Mi piace pensare che le cose siano andate realmente così.
Un altro must di questo paese, chi conosce i Monty Python ne saprà qualcosa: Castello di Stalker!
L'isoletta è accessibile solo quando c'è la bassa marea, altrimenti...gommone!
Un altro must di questo paese, chi conosce i Monty Python ne saprà qualcosa: Castello di Stalker!
L'isoletta è accessibile solo quando c'è la bassa marea, altrimenti...gommone!
Scendiamo a sud e a Edimburgo ci concediamo una cena e pernottamento in hotel. La nostra prossima tappa è a pochi chilometri da Nottingham, stiamo parlando della famosissima Foresta di Sherwood.
Sappiamo che la leggenda più famosa d'Inghilterra si nasconde qui, colui che ruba ai ricchi per dare ai pover. La Major Oak (quercia di 1000anni) era usata da Robin Hood come rifugio delle sue scorribande.
Altra notte in wild camping e questo è quello che abbiamo visto la mattina seguente aprendo la tenda in mezzo alla campagna inglese! In realtà volevamo dormire in un altro posto, infatti poco distante avevo trovato un'enorme distesa in mezzo alla natura e lontano dalla città , il fatto che l'accesso fosse vietato ai veicoli mi tranquillizzava ancor di più. Peccato che l'accesso era vietato perchè trattavasi di una base militare. Tutto sommato è stata una notte tranquilla tra atterraggi di elicotteri e addestramenti con granate.
Sappiamo che la leggenda più famosa d'Inghilterra si nasconde qui, colui che ruba ai ricchi per dare ai pover. La Major Oak (quercia di 1000anni) era usata da Robin Hood come rifugio delle sue scorribande.
Altra notte in wild camping e questo è quello che abbiamo visto la mattina seguente aprendo la tenda in mezzo alla campagna inglese! In realtà volevamo dormire in un altro posto, infatti poco distante avevo trovato un'enorme distesa in mezzo alla natura e lontano dalla città , il fatto che l'accesso fosse vietato ai veicoli mi tranquillizzava ancor di più. Peccato che l'accesso era vietato perchè trattavasi di una base militare. Tutto sommato è stata una notte tranquilla tra atterraggi di elicotteri e addestramenti con granate.
Sempre toccante ritornare a Stonehenge. Come la prima volta in cui visitai il sito, il cielo carico di nubi rende l'atmosfera esoterica. Piccola deviazione durante il ritorno verso l'Italia.
Giunti di nuovo all'eurotunnel c'è un divertente episodio da raccontare:
reduci del saccheggio ai nostri danni, stavolta non facciamo gli sciocchi come all'andata così decidiamo di prenotare online: €128...ma come? Ancora?? Vabè, prendremo il traghetto a Portsmouth.
"2 biglietti per la prossima nave in partenza per la Francia, 2 persone e 2 moto!"
"Ok, 200 sterline. Cadauno."
"E'??? No guarda, spero che usciate dall'Europa presto. Ciao".
Alla fine ci arrendiamo a percorrere i 200km che ci separano da Dover dove ce la caveremo con 39 sterline. Italia sempre più vicina.
Giunti di nuovo all'eurotunnel c'è un divertente episodio da raccontare:
reduci del saccheggio ai nostri danni, stavolta non facciamo gli sciocchi come all'andata così decidiamo di prenotare online: €128...ma come? Ancora?? Vabè, prendremo il traghetto a Portsmouth.
"2 biglietti per la prossima nave in partenza per la Francia, 2 persone e 2 moto!"
"Ok, 200 sterline. Cadauno."
"E'??? No guarda, spero che usciate dall'Europa presto. Ciao".
Alla fine ci arrendiamo a percorrere i 200km che ci separano da Dover dove ce la caveremo con 39 sterline. Italia sempre più vicina.
Ci lasciamo alle spalle le ripide scogliere di Dover per sbarcare a Calais, in Francia. Una traversata di un'ora e mezza al contempo rilassante e malinconica in quanto il nostro viaggio in scozia si sta per conlcudere.
Attraverseremo tutta la Francia d'un fiato, 1100 chilometri quasi tutti sotto il diluvio ma arriveremo sani e salvi a Jesi dopo altri 530km.
Il nostro viaggio in Scozia si è concluso ma siamo sicuri che i panorami, gli incontri e perchè no, anche le disavventure, rimarranno nei nostri ricordi per moltissimo tempo.
Attraverseremo tutta la Francia d'un fiato, 1100 chilometri quasi tutti sotto il diluvio ma arriveremo sani e salvi a Jesi dopo altri 530km.
Il nostro viaggio in Scozia si è concluso ma siamo sicuri che i panorami, gli incontri e perchè no, anche le disavventure, rimarranno nei nostri ricordi per moltissimo tempo.
LA MIA ATTREZZATURA:
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